L’intreccio fra arte e psicologia può rivelare il bello e, al tempo stesso, la sofferenza intrinseca nella vita di ciascuno di noi in forme originali, personalizzate, a volte impensabili. Raramente, tuttavia, si ha l’occasione di assistere ad un’autentica sinergia non solo tra le discipline, ma anche tra alcuni esponenti delle stesse.

Un’occasione interessante, per esplorare il rapporto tra le discipline e i professionisti che le studiano e le applicano, non può che essere la lettura di “Plevano 70 – Il tempo e le tracce”. È un avvincente libro autobiografico in cui Roberto Plevano, artista figurativo nato a Chiavenna, ripercorre la propria esistenza alla luce delle consapevolezze sviluppate nel tempo anche grazie al longevo rapporto con il dottor Riccardo Marco Scognamiglio, psicoanalista che redatto la prefazione del libro stesso. Insieme, infatti, hanno avuto modo di approfondire l’intreccio che lega arte e psicologia mettendo in evidenza come, talvolta, possa essere l’arte a smuovere riflessioni e interpretazioni dentro di noi, in un epocale ribaltamento rispetto al passato nel quale era solo l’arte ad essere osservata e interpretata.

Sabato 8 Ottobre 2022, alle ore 17.00, Plevano presenta il libro autobiografico “Plevano 70 – Il tempo e le tracce” presso la sala Bertacchi della Banca Popolare di Sondrio in via Dolzino 67 (Chiavenna); sarà un’evento in cui esplorare l’unicità della sua arte, e della sua vita, anche grazie anche all’intervento del prof. Salvatore La Vecchia.

Se “l’arte è stata ed è la più potente e salvifica terapia contro il male di vivere”, come riporta Plevano, è stimolante pensare alla psicoterapia, nonostante (o grazie?) alla sofferenza che comporta, come l’arte di coesistere al meglio, con il male di vivere.

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