L’inconscio digitale: la sfida di una clinica senza soggetti | Seminario | 20 marzo

“Nella clinica “digitalmente modificata”, il traumatismo va riletto in quanto effetto di un paradosso: la digitalizzazione di massa tende a silenziare la soggettività patente, fungendo da elemento compensatorio dell’angoscia, anche quando difficoltà scolastiche, ansia generalizzata, ansia sociale, oltre alla specifica dipendenza da device, portano a cercare un aiuto terapeutico. Questo traumatismo, che possiamo definire “generalizzato”, obbliga a doversi misurare, prima che con la tassonomia clinica, con l’esigenza di far esistere un soggetto in grado di implicarsi nella propria sofferenza.” Riccardo Marco Scognamiglio, 2021


Riccardo Marco Scognamiglio, psicologo e psicoterapeuta, esporrà il proprio lavoro “L’inconscio digitale: la sfida di una clinica senza soggetti” sulla nuova fenomenologia clinica, dove giovani e adulti tamponano una pluralità di malesseri apparentemente senza nome, anche a causa di una cronica difficoltà di ascolto e dialettica dei propri vissuti, nel mondo del Web. Promuovono così un circolo vizioso costante tra il traumatismo generalizzato e l’addiction.

In questo contesto il terapeuta si trova a inserirsi lavorando su più livelli complessi, che considerano e integrano corpo e mente: dalla regolazione dell’arousal somatico alla costruzione di nuovi modelli relazionali, fino al pieno riconoscimento del mondo emotivo, spesso depauperato, del paziente. I contenuti di questa relazione magistrale verranno esposti dal dott. Scognamiglio il 20 marzo 2021 all’interno dei prestigiosi Seminari Internazionali di Psicoterapia e Scienze Umane, riservati agli addetti ai lavori.

Il gruppo che li organizza si costituì nel 1960 con il progetto formativo e culturale del Gruppo Milanese per lo sviluppo della Psicoterapia – Centro Studi di Psicologia Clinica di Milano, che grazie al lavoro dei suoi membri ha visto il susseguirsi all’interno dei seminari stessi relatori illustri, interpellati su temi cardine della clinica, come Armando Bauleo, Elisabeth Bott Spillius, Catherine Chabert, Jack Drescher, Lawrence Friedman, Peter Fonagy, John E. Gedo, Jay Greenberg, Pedro Grosz, Merton M. Gill, Robert R. Holt, Robert D. Hinshelwood, Philippe Jammet, Joice McDougall, Marianne Leuzinger Bholeber e molti altri. In parallelo sono emerse dalla medesima radice numerose iniziative editoriali tra cui la Rivista “Psicoterapia e Scienze Umane”, fondata nel 1967, e attualmente diretta da Pier Francesco Galli, Marianna Bolko e il Direttore responsabile Paolo Migone, oltre che diverse attività di formazione, come quelle dedicate agli operatori del Servizio Pubblico e del “privato sociale”. 

Have a Look!

Riccardo Marco Scognamiglio, psicologo, psicoterapeuta, membro dell’International College of Psychosomatic Medicine, della Society for Psychotherapy Research (SPR) e Socio Onorario del Centro di Analisi Terapeutica di Gruppo (CATG). È Direttore della Scuola di Psicoterapia Analitica di Gruppo Nuova Clinica Nuovi Setting di Milano, Direttore della sede per la regione Lombardia dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, GAP e Cyberbullismo (Di.Te.). Nel 1996 ha fondato a Milano l’Istituto di Psicosomatica Integrata che propone un modello clinico a impronta psicodinamica con un’attenzione particolare al ruolo che ricopre il corpo in tutte le espressioni del malessere. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Adolescenti Digitalmente Modificati (ADM). Competenza somatica e nuovi setting terapeutici (con Simone Matteo Russo) (Castel San Giovanni [MI]: Mimesis, 2018); Psicologia psicosomatica. L’atto psicologico tra codici del corpo e codici della parola (Milano: FrancoAngeli, 2016); Il male in corpo. La prospettiva somatologica nella psicoterapia della sofferenza del corpo (Milano: FrancoAngeli, 2008).


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