Il corpo del lutto

Nel normale lavoro di lutto il soggetto trova nel sociale una simbolizzazione rituale del lutto tale da permettergli una più rapida elaborazione simbolica della perdita, da metterlo in grado entro breve tempo di reinvestire su un nuovo oggetto. Nell’isteria, invece, l’investimento libidico liberato, si riconverte in innervazioni somatiche e angoscia.

La differenza sostanziale è dunque che nella nevrosi questo comporta poi un reinvestimento nel fantasma, tale per cui le relazioni erotiche con persone e cose vengono in un certo modo mantenute. Il fantasma è ciò che infatti permette il dispiegarsi del transfert, poiché fintanto che un oggetto reale o immaginario sussiste nell’investimento, la libido non è autoerotica.

Riccardo Marco Scognamiglio (1991), Soggetto e testo nella Psicosi – Jacques Lacan e la clinica del significante.

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