Una famiglia, due figli gemelli: Alessandro e Giulia.
All’età di due anni Alessandro è morto di meningite. Subito dopo, i genitori hanno concepito un’altra vita, nella speranza inconscia di sostituire quella mancata anzitempo. Nata femmina, fu automaticamente AlessandrA.
Si presenta nel mio studio ormai trentenne, con un diploma da perito chimico, una qualifica post diploma in arte applicata, una laurea in scienze sociali, 4 lavori diversi puntualmente abbandonati, tre convivenze, molteplici storie clandestine. Una serie di strade lasciate dietro di sé, e nulla davanti, se non il terrore depressivo di “aver sbagliato tutto”. Cresciuta all’ombra di un modello ideale, reso perfetto dalla morte, e nel tentativo di rispondere ad aspettative generate da altri, aveva ridotto la sua vera identità ad un enigma. Ha vissuto più vite (due?), ma mai la sua, finora incognita.
Siamo partiti da un nuovo nome. Il secondo. Quello mai usato, annotato malamente sul registro di battesimo e poi dimenticato da tutti.
Eppure suona così bene. Benvenuta Anna.
- Utilizzando trame di fantasia, ispirate dall’esperienza sul campo, abbiamo ricostruito alcuni passaggi clinici ipotetici per illustrare cosa può accadere durante un percorso psicologico, che spesso dedica un’attenzione specifica al corpo.
