Il MediaCenter Panda Security ha svolto una ricerca chiedendo agli intervistati “a che età è giusto dare il primo smartphone?”.
I risultati hanno evidenziato che negli USA il 40% degli intervistati ritiene che i bambini potrebbero averlo tra gli 11 e i 13 anni. La realtà però sembra diversa: pare che proprio negli Stati Uniti il 25% dei minori al di sotto dei 6 anni abbia la possibilità di usare lo smartphone, anche se non di sua esclusiva proprietà, molto di frequente. La metà di questi difatti spende circa 21 ore alla settimana tra telefono cellulare e altri device connessi al web.

I dati italiani diffusi da Auditel-Censis mostrano un orientamento non tanto dissimile. I genitori definiscono la scuola media come il momento corretto per concedere ai figli lo smartphone, ma, nel concreto, tra i 4 e i 10 anni il 12% dei bambini pare già avere in mano lo strumento, anche se non sempre proprio. Tra gli 11 e i 17 anni l’86,4% dei giovani possiede uno smartphone proprio e il 49,6% bambini e ragazzi tra i 4 e i 17 anni usa il telefono senza alcuna supervisione o controllo da parte dei genitori o di altri adulti. L’uso dei device in sè non è buono o cattivo, ma espone alcuni soggetti fragili a rischi clinicamente significativi come le dipendenze tecnologiche.
Come possono quindi gli adulti, la scuola, le figure e le istituzioni educative sviluppare nelle nuove generazioni un atteggiamento critico e consapevole sull’uso della tecnologia? Giuseppe Lavenia, presidente dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, GAP e Cyberbullismo affronta nel libro “Mio figlio non riesce a stare senza smartphone” (Giunti Edu) le problematiche legate all’abuso delle tecnologie, fornendo suggerimenti e indicazioni pratiche per imparare a integrarle adeguatamente nella vita dei più piccoli. Il testo vuole essere un supporto concreto nell’orientamento del proprio figlio verso un uso consapevole, condiviso e critico del device.
Il 17 gennaio 2020 alle ore 18:00 presso la Libreria Giunti Al Punto in Via Vitruvio 43 a Milano, Giuseppe Lavenia stesso presenterà il volume e dialogherà sul tema con Riccardo Marco Scognamiglio, psicoterapeuta, direttore scientifico dell’Istituto di Psicosomatica Integrata e Responsabile della sede per la regione Lombardia dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche Gap e Cyberbullismo, e Simone Matteo Russo, psicoterapeuta e socio dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche Gap e Cyberbullismo. L’evento sarà moderato da Andrea Zoccarato, psicologo e presidente dell’Associazione Italiana Psicologia Psicosomatica.
