DEEP SCROLLING EXPERIENCE – come viversi nel digitale |EVENTO ESPERIENZIALE TRIENNALE DI MILANO | 18 GENNAIO 2020

Le dipendenze tecnologiche sono quadri clinici caratterizzati da un rapporto patologico dell’individuo con i mezzi tecnologici, che esita in molteplici manifestazioni comportamentali come, ad esempio, perdita di interesse per la vita di relazione offline, nervosismo e stati di irritabilità accentuata.

Dipendenza da internet, gioco d’azzardo patologico, shopping compulsivo online, nomofobia sono solo alcune delle tante derive sintomatiche inerenti il rapporto tra persone e device.
In questi casi, il sintomo legato alla tecnologia rappresenta spesso soltanto l’epifenomeno di condizioni cliniche più complesse, da affrontare con tempestività e competenza.

Se, da un lato, non possono disconoscersi le enormi potenzialità derivanti dall’utilizzo del mezzo tecnologico, dall’altro pare sempre più importante considerare criticamente come i vari device possano contribuire, in alcuni soggetti fragili, l’adozione di condotte disfunzionali e prospettive di vita potenzialmente involutive.

L’Istituto di Psicosomatica Integrata di Milano diventa polo specialistico per accogliere chi soffre di queste forme di malessere inedite, proprie dell’ipermodernità.
Il trattamento pone al centro la cura della persona nel suo insieme, corpo e mente, con un’attenzione specifica al ruolo della tecnologia nella manifestazione del dolore, evitando demonizzazioni anacronistiche e controproducenti della stessa.

L’inaugurazione dell’Istituto in quanto sede regionale lombarda dellAssociazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, G.A.P e Cyberbullismo si terrà il 18 gennaio 2020 all’interno dell’evento DEEP SCROLLING EXPERIENCE” presso la Triennale di Milano. Si tratta della mostra personale dell’artista contemporaneo Federico Clapis, le cui opere parlano dei paradossi del digitale, e saranno accompagnate e articolate da talk a tema condotti da esperti del settore.

Gli interventi difatti vedranno coinvolti i seguenti professionisti: Riccardo Marco Scognamiglio, Giuseppe Lavenia, Simone Matteo Russo, Maura Gancitano e Andrea Colamedici moderati da Andrea Zoccarato e Alessia Leoni. Tutti insieme affronteranno la complessità del rapporto “uomo – device” da molteplici prospettive, costruendo in forma corale un dibattito coinvolgente e immersivo.

In parallelo si terranno laboratori condotti da psicologi, psicosomatologi e insegnanti di Somatic Competence Yoga, volti alla riscoperta del corpo; mentre all’interno dei tre “spazi help” verranno condivise informazioni utili sull’uso consapevole della tecnologia, soprattutto per quanto riguarda i più giovani.

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Questo evento esperienziale aperto a tutti si inscrive nel movimento artistico e sociale promosso dallo stesso Clapis: il #Deep Scrolling.
Si tratta di un hashtag virtuoso che invita a seguire profili che divulgano contenuti artistici e culturali, così da contrastare la pressione e la frustrazione generate dalla visione quotidiana di rappresentazioni poco realistiche della realtà, promosse dal web.

Nel Manifesto del Movimento, citando un report dell’American Academy of Pediatrics, Clapis sottolinea come i casi di depressione giovanile registrati negli ultimi anni siano aumentati in maniera significativa, anche in relazione alla tipologia di contenuti presenti nei social network, nei quali predominano foto di ragazze e ragazzi con corpi bellissimi e di influencer con vestiti griffati.

Ciò contribuirebbe ad aumentare il senso di inadeguatezza e di frustrazione di chi “scrolla”, ossia scorre rapidamente con le dita sullo schermo le immagini di modelli irrealistici e irraggiungibili, ripetendo inconsapevolmente piccoli atti masochistici.


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