Domenica 20 settembre 2015, si è svolto all’interno di EXPO il XVII Convegno Annuale dei Giuristi dell’Ambiente dal titolo “La Terra tra sicurezza alimentare e protezione dell’ambiente”, organizzato dall’Universita’ di Pavia, grazie alla collaborazione della Dott.ssa Laura Lamarra, cultrice nella materia del diritto e governance ambientale presso la facoltà di scienze politiche e sociali dell’Università di Pavia e Director di Expo, cui ha preso parte l’Istituto di Psicosomatica Integrata nelle vesti del proprio Direttore scientifico Riccardo Marco Scognamiglio.
A partire dall’introduzione del Presidente dell’associazione Giovanni Cordini, il convegno ha posto al centro del dibattito l’imprescindibile constatazione della responsabilità dell’uomo nella provocazione del degrado ambientale, affermazione che non solo non trova più obiezioni scientifiche, ma anche sostegno nella più alte cariche istituzionali come quella di papa Francesco e la sua enciclica “Laudato si’”.
Proprio il riferimento diretto all’enciclica papale ha fatto da fil rouge alla maggior parte degli interventi, improntati a discutere su come dare una dignità giuridica a un termine, Terra, che nello stesso linguaggio giuridico è indicato attraverso forme parziali come territorio, terreno, suolo, bacino. Da qui l’esigenza del diritto ambientale, considerato dal Presidente di senzione del Consiglio di Stato Giampaolo Cirillo «la forma giuridica più vicina all’uomo», di intervenire nel dare regole a questo vuoto nel quale si giocano fenomeni di disordine sociale come il land grabbing (accaparramento della terra) delle multinazionali, l’edilizia selvaggia, tutte conseguenze di un esercizio del diritto di proprietà che non parte dal concetto di “bene comune”.
L’intervento di Riccardo Marco Scognamiglio “La Terra nella dimensione psico-sociale” ha messo ulteriormente in luce come non si possa prescindere da un rapporto con la Terra che sia innanzitutto di ordine spirituale, in quanto è a partire da questo livello che la comunità è in grado di “chiamare” la Terra, simbolizzandola all’interno di una dimensione storica proveniente da chi ci ha preceduto, i nostri antenati. Proprio la perdita di questo legame fra Terra e uomo, fra uomo e simbolo è il nucleo dell’odierno malessere clinico, che dai disturbi alimentari alle varie manifestazioni di addiction mostra un corpo che, nella perdita del simbolico, implode su se stesso.
Nel pomeriggio, i relatori e i partecipanti sono stati condotti dalla dott.ssa Laura Lamarra, Expo Director e organizzatrice del convegno, alla visita guidata di numerosi padiglioni. Altrettanto interessante la visita allo stand della birra Angelo Poretti, dove l’amministratore delegato dell’azienda ci ha mostrato un concreto esempio di green economy: una rivoluzionaria tecnologia di invenzione italiana che va a sostituire la lega di acciaio degli attuali barili di birra con un materiale in fibra alimentare, in grado non solo di far risparmiare sul trasporto della merce e dunque di ridurre l’impatto ambientale, ma di migliorare il gusto privando il fusto dell’immissione di anidride CO2.
La giornata ha permesso il prezioso, nonché unico, incontro fra massime cariche intervenute da diversi ambiti (giuridico, psicosociale e industriale); la possibilità quindi di creare delle sinergie intorno ai temi della sostenibilità e della vivibilità nelle scelte economiche e politiche di comune interesse.
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