“[…] le tre fonti da cui proviene la nostra sofferenza: la forza soverchiante della natura, la fragilità del nostro corpo e l’inadeguatezza delle istituzioni che regolano le reciproche relazioni degli uomini nella famiglia, nello Stato e nella società . Circa le prime due il nostro giudizio non può esitare a lungo; bisogna riconoscere queste fonti di sofferenza e sottometterci all’inevitabile. […]
Circa la terza fonte di sofferenza, quella sociale, il nostro atteggiamento è diverso. Non vogliamo ammetterla, non riusciamo a comprendere perché le istituzioni che noi stessi abbiamo creato non debbano rappresentare invece una protezione e un beneficio per tutti.”
Sigmund Freud (1929), Il disagio della civiltà
Aggiungerei alle cause della nostro disagio una società “liquida” e l’intollerabilità morte. Anche se mi viene da pensare che, accanto ad una società che sostiene un godimento mortifero, l’intollerabilità sia la vita stessa più che la morte
Privatizzare le gioie e socializzare oltre alle amarezze anche i disagi ha portato – porta – e porterà a consolidare intolleranze e abitudini lontane dalla socialità diffusa pretendendo contemporaneamente che rappresentanti pubblici che non rappresentano nessuno, possano realizzare quanto noi stessi non siamo in grado di creare nelle ristrette comunità di appartenenza.