Il “corpo” del linguaggio

Un codice può davvero sostituirne un altro?

La nostra scrittura alfabetica non è in grado di preservare delle informazioni significative sul ritmo, l’intonazione, il tono, i gesti; e conserva solo le informazioni fonetiche. […]La tentazione che ne consegue è quella di rendere il linguaggio parlato sempre più simile alla controparte scritta; ma in questo modo, un flusso di parole poco sorvegliato, con tutta la sua ricchezza di espressione, viene disprezzato e svalutato. Questa tendenza raggiunge forse il suo culmine nell’annunciatore radiofonico.[…] Le atrocità della guerra e le fluttuazioni della borsa sono riferite con lo stesso tono misurato.

John A. Sloboda (1985). The Musical Mind. The Cognitive Psychology of Music

Comments

2 comments on “Il “corpo” del linguaggio”
  1. Mimma Guagnano ha detto:

    Anche se le parole influiscono in minima parte sulla comunicazione non bisogna sottovalutarle. Le parole hanno un significato e usarle correttamente e in modo consapevole é fondamentale per dare giuste informazioni. Il linguaggio paraverbale utilizzato con termini non appropriati non rende la comunicazione proficua. Partendo da queste semplici considerazioni dovremmo far capire, soprattutto ai giovani, l’importanza del linguaggio parlato per non correre il rischio che venga ancora di più “disprezzarlo e svalutato”.

  2. Dott.ssa Maria Concetta De GIacomo ha detto:

    Certo, le parole sono importanti,e anche il modo in cui si combinano insieme è fondamentale nel dare significato – o significati, non necessariamente univoci – a ciò che si vuole esprimere. La questione dell’utilizzo dei codici comunicativi apre a livelli di analisi molto interessanti e complessi, che non si riducono senz’altro alla “comunicazione non verbale” di cui tanto si parla nel senso della gestualità! Poichè mi sembra molto interessata all’importanza di coltivare la consapevolezza, e in particolar modo nel trasmetterla alle generazioni future, la invito alla lettura di questo articolo sul nostro sito:

    http://psicologiapsicosomatica.com/2012/01/30/codici-multipli-e-processi-interpretativi/

    Grazie per la partecipazione

    Dott. ssa Maria Concetta De Giacomo

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