Soggettività eclissate da un sistema di cui non si sa niente è il mondo della “Nuova Clinica”. Una clinica dove il vecchio dibattito fra soma e psiche si trova a doversi confrontare con un elemento terzo, un elemento nuovo, il digitale. 

Sarebbe qui facile fermarsi e considerare il device, l’oggetto, come il problema e ridurre la sofferenza contemporanea al rapporto dei soggetti con esso. Ma questa è, appunto, una visione riduttiva.

Da tempo chi lavora sulle dipendenze sa che l’oggetto non è il problema, non è il punto di sofferenza, del soggetto. 

Dovremo anche chiederci se sia, al giorno d’oggi e nella società in cui viviamo, possibile eludere il device, qualunque natura esso abbia (dal videogame allo smartphone). Effettivamente, con il riemergere del luddismo, alcuni gruppi, o comunità, hanno scelto di privarsi di tutto quello che fosse considerato moderno e vivere senza. Però la massa è “parte del” digitale e da clinici è importante chiedersi come lavorarci per massimizzare i pro e rendere chiari i rischi.

Il 3 marzo 2024, la Scuola di Psicoterapia Analitica Individuale e di Gruppo Nuova clinica Nuovi setting ospiterà un seminario con Miguel Benasayag, eminente psicoterapeuta e filosofo argentino. Benasayag sarà presentato da Riccardo Marco Scognamiglio, Direttore della Scuola, con il quale condivide una visione comune della lettura del panorama clinico e nei modelli culturali utilizzati per interpretare la complessità dei cambiamenti sociali e tecnologici.

Il seminario sottolinea la necessità di comprendere cosa siamo diventati, prima di affrontare con un paziente la domanda operativa sul “che fare?” del proprio malessere. È un processo di rimessa al centro dell’umano, fragilità incluse, in un contesto sempre più artificiale, accompagnato da una perdita inarrestabile dell’interiorità psichica in favore di un incedere rapido proiettato sul virtuale. Le tradizionali categorie di intervento a fronte di tutto questo, a volte si rivelano parziali, e l’essere immersi nel digitale rende difficile anche solo interrogarne l’impatto.

Ci attornia e ci agevola, ci forma e ci guida. Anche e sempre ci imprigiona.

Parliamone insieme, in presenza a Milano presso Spazio Pin – Viale Sondrio 5, oppure online sulla piattaforma Zoom. 

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