Mal-Essere Digitale | 27 gennaio 2024 dalle 9 alle 12 | Cinisello Balsamo (MI) e Online

Essere genitori è da sempre un ruolo sfidante: secondo Sigmund Freud, compone il trittico dei “lavori impossibili”, insieme a quello dello psicoterapeuta e dell’insegnante. Ultimamente, la sfida è ampliata dalla dimensione digitale, che ha moltiplicato le possibilità di informazione, connessione e sviluppo a 360°, ma al contempo ha comportato rischi e sintomi peculiari nel sistema familiare, spesso criptici. Poiché il web è un territorio meno comprensibile per molti adulti, rispetto alle nuove generazioni che ci abitano dalla tenera età, può accadere che mimetizzi ai loro occhi la sofferenza dei piccoli, condonando un’illusione di integrazione, a fronte della quale, sotto una patina di apparente serenità nutrita a “like”, albergano incomunicabilità e disadattamento.

Per comprendere meglio la relazione tra giovani e tecnologia, e il modo in cui questa può inserirsi -in modalità funzionale e critica- nelle dinamiche tra genitori e figli e tra questi ultimi e il mondo, è possibile partecipare al convegno “Mal-essere digitale, impatto sulle nuove generazioni, dipendenze tecnologiche, isolamento sociale” che si terrà il 27 gennaio 2024 a Cinisello Balsamo (MI), sia in presenza che online. È un incontro aperto a genitori, educatori e a chiunque sia interessato al tema.

L’evento include diversi esperti in materia di Dipendenze Tecnologiche che operano sul territorio nazionale e quotidianamente accolgono bambini e ragazzi in difficoltà, sempre più numerosi secondo le ricerche. Ad esempio, i dati raccolti dall’Irccs Stella Maris e dalla Ausl di Bologna -e pubblicati tra gli altri da ANSA– su oltre 8.700 studenti fra gli 11 e i 17 anni, mostrano che circa il 12% del campione preso in esame ha una forma di dipendenza da videogame e l’1,8% dello stesso tende a chiudersi al mondo per vivere integralmente sullo smartphone

Saranno presenti all’incontro Federico Tonioni, Marco Crepaldi, Stefano Boati, Riccardo Marco Scognamiglio e altri, per esplorare le diverse articolazioni della sofferenza generata dalla fruizione del web e dall’eventuale conseguente ritiro dalla quotidianità e dalla socialità “offline”. Riccardo Marco Scognamiglio ha scritto diversi testi sulla pervasività di internet e le relative ricadute in ambito clinico, quali ad esempio con Simone Matteo Russo, Adolescenti Digitalmente Modificati (ADM).

Competenza somatica e nuovi setting terapeutici (2018, Mimesis), e con Simone Matteo Russo e Marco Fumagalli, Il Narcisismo del You. Come orientarsi nella clinica digitalmente modificata (2024, Mimesis).

In questa sede, nel suo intervento intitolato “Bambini e Adolescenti Digitalmente Modificati”, l’autore condividerà importanti riflessioni circa l’impatto della digitalizzazione sulle menti, delle quali condividiamo un breve stralcio qui di seguito:

La mutazione antropologica indotta dall’avvento della digitalizzazione di massa ha comportato una modificazione sociale irreversibile e radicale. 

La tecnologia digitale compie, di fatto, un “ricablaggio” delle nostre reti neurali, iperstimolando alcune funzioni a scapito di altre e riorganizzando profondamente i modelli di interazione fra persone.

Le nuove generazioni sono di certo quelle più coinvolte nella trasformazione, non cogliendone tuttavia i rischi e le ricadute sul piano relazionale. Nello stesso tempo, l’adulto si trova preso nel conflitto fra incomprensione del nuovo mondo ed euforica immersione nel digitale. 

Per saper leggere il cambiamento in atto, dobbiamo anzitutto concepire l’interazione col digitale, non solo dal lato della dipendenza tecnologica, ma a partire da come si modifica l’esperienza della nostra mente.

Per maggiori informazioni sull’evento, clicca QUI.

L’evento è aperto a tutti. Per partecipare, clicca QUI.

Alcune immagini sono gentilmente concesse dal portale Pixabay.

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