Gli psicologi dell’Istituto di Psicosomatica Integrata garantiscono la loro presenza tutto l’anno, anche e soprattutto durante il periodo estivo. I professionisti sono a disposizione ogni giorno, Ferragosto incluso, e sono contattabili dalle 9:30 alle 19:30 per fissare un incontro online o in presenza.
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Ma perchè questi mesi sono particolarmente critici?

Disturbi alimentari e depressione in estate
Quando fa eccessivamente caldo, il fattore termico influisce direttamente sul sistema nervoso, enfatizzando comportamenti aggressivi e impulsivi, diminuendo le capacità di autocontrollo e la capacità di gestione degli stress interni ed esterni. Diverse patologie psichiche tendono ad essere accentuate dalle temperature elevate, e tra questi primeggiano i disturbi del comportamento alimentare.

Se è vero che in generale c’è stato un peggioramento dei sintomi ansiosi e depressivi durante il lockdown (con un significativo aggravamento della qualità di vita che alterazioni del sonno in più del 30% dei soggetti e l’aumento del consumo di ansiolitici) anoressia, bulimia, binge eating, vigoressia e ortoressia sono nettamente state amplificate da una chiusura forzata e dal contatto diretto coi pensieri e le cause della malattia. In precisi periodi dell’anno questi comportamenti tendono ad acuirsi, e l’estate può essere uno di questi, visto che è il momento per antonomasia in cui i corpi si scoprono (o “devono” scoprirsi), ed è più difficile controllare, nascondere e trasformare la percezione che gli e altri e il soggetto hanno di Sè. Non ci sono più barriere, e si è completamente a nudo.
Caldo e depressione
Altre patologie che possono acuirsi con il caldo sono la ciclotimia, la bipolarità, l’ansia, la depressione e gli attacchi di panico, che spesso sono una risposta di “adattamento” alla gestione di scenari e orari nuovi, diversi dalla routine (“andare in vacanza” può significare modificare o rimodulare precisi aspetti della giornata, e non sempre è intuitivo o semplice farlo).

La depressione è stata definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la maggior causa di disabilità al mondo. Sarebbe de facto “il male del secolo”: associata ai sintomi ansiosi, è una patologia in crescita ogni anno e ha trovato campo fertile nella società metropolitana per via dei repentini cambiamenti e delle pressioni sociali che si sviluppano dentro e fuori dal nucleo familiare.

Tra le problematiche legate alla salute mentale, la depressione implica sintomi psico-socio-organici che hanno conseguenze in termini di autostima ridotta, turbe del sonno, incapacità al lavoro e anche rischi di suicidio:
“Le sfere “psico-socio” riguardano “l’umore nero, il pessimismo, la caduta dell’autostima, la
mancanza di iniziative e interessi, l’indifferenza per il mondo esterno e il bisogno di
isolamento. Per la sintomatologia organica troviamo invece un’altra tipologia di sintomi quali la
stanchezza, l’incapacità lavorativa, maggior sensibilità al freddo, nausee, calo dell’appetito
e del peso, stipsi, vertigini, turbe del sonno e turbe mestruali.” (Farnè, 2001).

Spesso si tende erroneamente a pensare che la depressione colpisca solo o soprattutto d’inverno, ma è una credenza errata. Stando alla stando ai dati del National Alliance of Mental Illness, infatti, la cosiddetta summer blues colpisce ben il 10% solo negli Stati Uniti, e ha una pervasività molto alta anche nel nostro paese. Anche durante il periodo estivo compaiono con gran frequenza sintomi quali insonnia, calo d’appetito e dell’umore, mancanza d’interesse generale, agitazione, affaticamento e difficoltà nel concentrarsi, con conseguenze su aspetti quali ansia, panico, aggressività e paura. Alcune cause “organiche” potrebbero risiedere nell’alterazione della melatonina, ma va sè che per comprendere la depressione quale risposta specifica delle singole menti e dei singoli corpi si debba necessariamente avvicinarsi alle Storie individuali. Perchè nessuna depressione o DCA saranno mai identici in due soggetti differenti, ed è importante essere consapevoli delle specificità di ogni percorso per capire come procedere.
Fonti:
Ambrosini S. e Guarneri P. “L’attività fisica e lo sport come trattamento ergoterapico nella cura del giovane adulto, dell’adulto e dell’anziano affetto da depressione”, 2017
Farnè, M., (2001). Psicologia, salute e malattia. Introduzione alla psicologia della
salute. Bologna: Zanichelli.