Ci si dimentica spesso di come già Freud, nella sua opera di pioniere della psicoanalisi, avesse intuito e sottolineato sin da subito un legame nei processi regolativi dell’esperienza corporea e del psychische Arbeit (il lavoro psichico), dedicando tuttavia la sua vita all’approfondimento di quest’ultimo. Con il volume che titola “La regolazione affettiva tra funzionamento somatopsichico e psicosomatico” Ivano Frattini utilizza la prospettiva psicodinamica per inquadrare ed analizzare a fondo la complessità del rapporto corpo-mente.
“Come si può avere cura di qualcosa che viene prima di poterla pensare?”.
È così che Riccardo Marco Scognamiglio, Direttore Scientifico dell’Istituto di Psicosomatica Integrata, nella sua prefazione pone una domanda cruciale nella questione mente-corpo, relativa alla difficoltà di integrare e concepire il corpo, anche agli aspetti di cura. In particolare, la prefazione del dottor Scognamiglio porta a riflettere sull’obscura questio dei processi e delle connessioni tra mente e corpo che sostengono i meccanismi di regolazione emotiva, anche alla luce della “nuova clinica” che porta con sé una tipologia nuova di pazienti senza una chiara posizione soggettiva.
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