“Hikikomori si diventa con il passare dei giorni e non dalla sera alla mattina. L’isolamento sociale, infatti, è un fenomeno dinamico, progressivo, che si manifesta per gradi. Di solito, i primi sintomi consistono in un malessere come un mal di testa o altri disagi che riguardano il corpo che però non trovano riscontro nelle indagini mediche. La scuola è una delle prime attività che si vorrebbero abbandonare e poi, più o meno lentamente, si inizia a manifestare disinteresse verso le attività parallele alla scuola, come uno sport, un corso di musica o di una lingua straniera”.
Giuseppe Lavenia, Mio figlio non riesce a stare senza smartphone, 2019
L’Associazione italiana di Psicologia Psicosomatica organizza e patrocina quattro incontri che si terranno presso Spaces – Isola di via Pola 11 alle 20:45, aperti ai soci e volti a discutere specifiche manifestazioni della vita online e della relazione tra persone e tecnologia.
Il primo incontro avrà luogo martedì 18 febbraio e avrà come focus il percorso di rinascita di un giovane paziente. Insieme ai professionisti dell’Istituto di Psicosomatica Integrata, esploreremo le caratteristiche del ritiro sociale nonchè i tentativi di reinvestimento sul mondo. Da qui il titolo“Storia di un Hikikomori, dalla stanza della morte al ritorno alla vita”. Nella fattispecie, l’intervento di Simone Matteo Russo, responsabile dell’Area Adolescenti dell’Istituto di Psicosomatica Integrata e socio dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, sarà marcato dall’emozionante intervista video a Marco (nome di fantasia), hikikomori per molti anni.