L’aggressività e l’odio

“…J. Lacan prova a ricostruire la genesi aggressività / odio facendola derivare dal rapporto del soggetto con la propria immagine speculare (stadio dello specchio), ovvero “un’identificazione primaria che struttura il soggetto come rivaleggiante con se stesso” (Lacan, 1948, p.111). Questa immagine speculare, se pure rende possibile la costituzione dell’identità e illude di realizzare una compiutezza narcisistica – anche se solo virtuale – marca contemporaneamente un’intrusione dell’altro nello stesso e rivela al soggetto la sua struttura alienata, il suo carattere irrimediabilmente scisso: ciascuno può approdare alla propria identità solo nella forma di uno sdoppiamento, solo per mezzo dell’altro. Io sono ciò che vedo nello specchio, ma mai potrò coincidervi realmente: in questa non coincidenza di sè con la propria immagine si origina l’aggressività”
da Cosmologie violente di A. Ceretti, L. Natali

Comments

One comment on “L’aggressività e l’odio”
  1. Alberto Zerbini ha detto:

    Esiste, però, un’altra prospettiva lacaniana secondo cui l’odio è più vero dell’amore poiché l’amore inganna circa la naturalezza dell’oggetto coperto dall’immagine; l’odio, dunque, nella sua ricerca dell’essere, lascia da parte le apparenze. Alla fine del suo insegnamento Lacan dirà che l’odio può essere una passione lucida.

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