Il sogno non presente

“Il malessere provocato in lei dal sogno è così eccessivo che Chantal si sforza di individuarne la ragione. Ciò che l’ha tanto turbata, pensa, è l’abolizione del presente operata dal sogno. Perché Chantal tiene disperatamente al suo presente, e per nessuna ragione al mondo lo scambierebbe col passato o con il futuro. E’ per questo che non le piacciono i sogni: perché impongono una inaccettabile uguaglianza tra le diverse epoche di una stessa vita, una contemporaneità che appiattisce tutto quanto uno ha vissuto; i sogni svalutano il presente negandogli la sua posizione privilegiata.”

Milan Kundera, “L’identità” (1997)


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