Teatro e psicologia: molti punti di incontro

In un live su Twitch il simpatico gruppo di Ethernet Coffee ha intervistato Alice Scognamiglio, attrice e psicologa presso l’Istituto di Psicosomatica Integrata di Milano. Un’ottima occasione per parlare di come, nella sua formazione e nell’attuale professione, Alice abbia trovato il modo di coniugare due aspetti fondamentali della sua vita: la recitazione teatrale e la professione di psicologa. Per meglio comprendere la strada intrapresa da Alice è necessario fare alcuni passi indietro.

Affascinata da sempre dal teatro, Alice inizia a frequentare la compagnia “I Fuori di Scena” otto anni fa. In seguito, si iscrive ad una scuola di teatro in modo da approfondire ulteriormente la sua passione e le sue capacità e, nel tempo, fa esperienza di cosa voglia dire entrare a fondo nel personaggio, a partire dalla prima volta su un palco.

Intanto si forma come psicologa e prosegue gli studi presso l’Istituto di Psicosomatica Integrata: un luogo dove l’attenzione di psicologi, psicoterapeuti e altri professionisti non si ferma alla psiche, ma approfondisce lo stretto legame tra mente e corpo. In particolare, l’approccio adottato si basa sul modello della Competenza Somatica, un’attenzione peculiare alle sensazioni somatiche, importante per abitare meglio il proprio sistema mente-corpo. Implica ampliare la capacità di prestare attenzione a ciò che il corpo comunica attraverso segnali interni, imparando a conoscerli e a dare ad essi un nome, ad esempio quello di un’Emozione. Associare poi queste sensazioni a ciò che ci accade permette di usarle per orientarsi meglio nella vita quotidiana e ad accrescere le proprie consapevolezze.

Come può la Competenza Somatica, secondo la testimonianza di Alice che la adotta nel suo lavoro quotidiano, aiutare anche il ruolo di attore? Nella sua attività sul palco, la utilizza per concentrarsi sul corpo e recuperare anche nei termini di sensazione ciò che può aver esperito il personaggio nella scena in cui è immerso. Il corpo e i suoi segnali diventano una base per costruire l’azione. Nel corso dell’intervista Alice approfondisce anche i punti in cui è invece il teatro ad arricchire la sua attività da psicologa, in quanto insegna a sperimentarsi nei panni di qualcun altro, assumendone le caratteristiche interiori, anche quando queste sono opposte alle nostre. Permette un viaggio fuori da sè, restando al contempo se stessi, dinamica che allena all’incontro e alla comprensione di persone lontane dalla propria essenza, cosa che può capitare in generale nella vita e, ovviamente, anche nella professione di psicologa.

Alla fine nel teatro abbiamo il corpo, la voce, ma c’è anche un altro piano, un metalivello in cui devi interpretare qualcun altro, non sei più completamente tu ma devi mantenere quella lucidità, non devi essere posseduto dal personaggio. È un continuo gioco tra essere sé stessi sul palco ma essere anche il personaggio da interpretare”.

Nella storia il corpo e la mente sono stati spesso concepiti divisi, appartenenti a domini diversi, mentre la psicosomatica oggi, e il teatro già ieri, trovano la via di unire ed esaltare la loro sinergia. Teatro e psicosomatica declinano la forte connessione tra mente e corpo con una interessante differenza: il primo la utilizza per costruire un personaggio, la seconda per comprenderlo a tutto tondo.

Ecco il video dell’intervista completa, HAVE A LOOK!

Alice Scognamiglio calcherà nuovamente il palcoscenico il 25 e il 26 febbraio, per condividere nuove emozioni e nuove avventure psico-somatiche di un personaggio capace di evolvere, di nome Patrizia. Scopri l’evento:


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