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LABORATORIO PER LA GESTIONE DELLO STRESS: strumenti per il tuo equilibrio psico-fisico | Gallarate | Novembre 2022

Lo stress è un argomento molto dibattuto nella società attuale. Spesso viene inteso come elemento ostativo al raggiungimento di una vita soddisfacente e felice e, in quanto tale, da eliminare. A fronte di eventi e stimoli (stressor) che percepiamo come eccessivi o pericolosi, il nostro organismo reagisce prontamente per consentirci di affrontarli, secondo una modalità di risposta primitiva chiamata combatti o fuggi

Nel pensiero comune, il vantaggio evolutivo associato al meccanismo di stress viene in genere ignorato a favore di una narrazione puramente negativa. In realtà, lo stress è una reazione essenziale per il nostro continuo adattamento all’ambiente e, di per sé, non assume alcuna connotazione negativa né positiva.Pensiamo al caso di uno studente che sta preparando un esame universitario. Lo stress assume qui una connotazione negativa se è eccessivo e impedisce di concentrarsi o recuperare dalla memoria quanto studiato. Tuttavia, senza una quantità minima di stress, qualificabile come eu-stress, sarebbe più complesso trovare la concentrazione e la carica motivazionale necessari per lo studio e la memorizzazione di una considerevole quantità di informazioni.

Ciò premesso, lo stress è un fenomeno che si caratterizza per una doppia natura: fisiologica e psicologica. A livello fisiologico, una situazione stressante attiva prontamente il sistema nervoso favorendo il rilascio di alcuni ormoni (adrenalina, noradrenalina e cortisolo) responsabili delle alterazioni fisiche e comportamentali che permettono all’organismo di affrontare il pericolo o di allontanarsi da esso. Se da un lato adrenalina e noradrenalina causano un aumento del battito del cuore, del respiro, della pressione arteriosa e della vigilanza, dall’altro il cortisolo favorisce il rilascio nel sangue di glucosio e lipidi che forniscono l’energia necessaria a sostenere la reazione di attacco o di fuga, inibendo alcune funzioni del corpo, come la digestione, che, nell’acuzie dello stressor, diventano secondarie. Una volta passata la minaccia acuta, i livelli degli ormoni dello stress tornano fisiologicamente alla normalità. La soglia della patologicità viene invece superata quando lo stress si cronicizza, aumentando il rischio di esordire in disturbi sia psicologici, come ansia, depressione, stanchezza, irritabilità e disturbi del sonno, sia fisici, come ipertensione, malattie cardiache, obesità e diabete. La natura psicologica dello stress si può apprezzare se si considera che la percezione di qualsiasi evento è fortemente soggettiva e, quindi, soggetta a una ampia variabilità. Secondo Lazarus, la reazione di stress dipende in modo decisivo da una valutazione cognitiva che attribuisce uno specifico significato allo stimolo. Tendenzialmente, una persona con pensiero rigido e pessimistico percepirà un evento stressante (ad esempio, la posticipazione di un appuntamento) in modo più negativo di quanto farebbe una persona con pensiero flessibile e ottimista. All’interno di questa complessità, diviene quindi fondamentale riconoscere i propri segnali di stress mentale e fisico e i personali meccanismi di reazione attraverso l’apprendimento di specifiche tecniche di ascolto.

Oltre a fornire tali skills, il “Laboratorio per la gestione dello stress: strumenti per il tuo equilibrio psico-fisico” mira a chiarire il rapporto tra stress e meccanismi di pensiero e il ruolo dell’ecologia personale in termini di attenzione all’alimentazione e all’idratazione. In situazioni stressogene, tendiamo infatti a manifestare aspetti di disregolazione del comportamento alimentare, che si concretizza, per esempio, nel saltare i pasti perché inappetenti o, al contrario, nel c.d. emotional eating, ossia in una perdita di controllo causata dal prevalere delle emozioni negative correlate allo stress, in grado di silenziare i suggerimenti che il nostro corpo ci invia su cosa e su quanto mangiare. A tal riguardo, l’uso di tecniche di regolazione del corpo in momenti di stress appare dunque indispensabile per riacquistare consapevolezza dei propri stati corporei, distinguendo i vari fattori in gioco e sviluppando una piena competenza somatica. Il Laboratorio sarà tenuto dalla Dott.ssa Aurora Costadoni, naturopata, psicologa e psicosomatologa, e dalla Dott.ssa Monica Michelotto, psicologa psicosomatologa, entrambe esperte nelle interazioni mente-corpo e formate al modello Somatic Competence®. Esso si svolgerà dalle ore 21:00 alle 22:30, secondo una modalità in presenza, presso l’Istituto di Psicosomatica Integrata situato a Gallarate in via Cavour, 6, e si articolerà in 5 incontri nelle seguenti date: mercoledì 16, 23 e 30 novembre, 14 dicembre 2022 e mercoledì 25 Gennaio 2023.

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