La quarantena scuote le certezze, costringe ad un riadattamento alla vita, cambia orizzonti e prospettive. La clausura forzata che stiamo vivendo a causa dell’emergenza Covid-19 amplifica la percezione di isolamento e spesso genera un senso di spaesamento, con importanti ripercussioni a livello emotivo, relazionale e anche corporeo.
Simone Matteo Russo, psicoterapeuta presso l’Istituto di Psicosomatica Integrata, ha rilasciato un’intervista per l’Eco di Bergamo in cui traccia una descrizione dell’attuale situazione, facendo luce sui pericoli connessi e delineando le risorse cui possiamo attingere per fronteggiarli. Nell’intervista, viene proposto un parallelismo tra l’esperienza di quarantena e il fenomeno hikikomori, caratterizzato dal ritiro sociale e dal mantenimento dei contatti con il mondo esterno solo attraverso i devices. In tale condizione di disagio è facile trovare espedienti per distrarre la mente (videogiochi, serie TV, social media) a discapito del corpo, che reclama la propria esistenza anche attraverso problematiche come l’iperattività, l’ansia, la tensione muscolare o, ancora, l’anergia. Dimenticandoci del corpo, rischiamo di ignorare i segnali fisiologici ed emotivi che esso ci comunica. Per reintegrarli è possibile mettere al lavoro la propria Competenza Somatica, ovvero la capacità di ascoltarsi, riconoscere i propri stati e comunicarli all’altro, in quanto “Il vaccino che può salvarci è la relazione”. L’intervista, inoltre, offre una visione prospettica dei contesti lavorativi e scolastici, riconoscendo i vantaggi dell’accelerazione digitale con un occhio attento però ai potenziali rischi.
Per l’intervista completa, prima e seconda pagina. Oppure su facebook.
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