Lo Psicosomatista Risponde:
Noneèepossibileeindividuare una causa unica all’insorgenza di allergie o intolleranze alimentari, tuttavia alcuni fattori sono stati correlati alla comparsa di sintomatologie associate e pertanto possono essere considerati fattori di rischio.
I fattori di rischio di allergie alimentari più importanti sono:
- Avere uno o entrambi i genitori allergici fornisce una predisposizione genetica all’allergia
- Nascere in una stagione in cui l’esposizione agli allergeni è più accentuata, nascere sottopeso o nascere da madre fumatrice crea una iperstimolazione del sistema immunitario ancora immaturo favorendo nel tempo risposte abnormi ad elementi non tossici.
Anche per le intolleranze alimentari i fattori di rischio possono essere vari e concatenati tra loro:
- Una dieta monotona, una rotazione minima di cibi, crea un rallentamento del metabolismo e conseguentemente una tendenza all’accumulo di sostanze intossicanti.
- Una flora batterica intestinale alterata può portare ad una diminuita tolleranza ad una vasta gamma di cibi. Maggiore è l’alterazione della flora intestinale maggiore è la capacità di assimilare gli alimenti. Questa singola condizione è sufficiente a predisporre una problematica di intolleranza che può essere aggravata se associata ad una dieta monotona.
- L’inquinamento dei cibi, dovuto soprattutto all’uso di pesticidi nella frutta e verdura nonché ad additivi e coloranti, contribuisce ad una cattiva assimilazione.
A questi fattori di rischio possono essere aggiunti dei veri e propri fattori causali:
- I fattori enzimatici (dovute all’assenza di enzimi specifici che rendono assimilabili alcuni alimenti) provocano, ad esempio, il favismo o l’intolleranza al lattosio. Quest’ultima è dovuta alla carenza nell’organismo dell’enzima lattasi per cui il lattosio non digerito fermenta nell’intestino causando meteorismo e diarrea. Questo esempio è collocabile al limite tra intolleranza molto grave e allergia.
- Infine si possono avere intolleranze definite “farmacologiche” dovute a reazioni a sostanze chimiche specifiche presenti negli alimenti come Istamina (pomodori, crostacei,..), Tiramina (formaggi fermentati, salsa di soia, vino rosso,..), Xantine (caffè, the, cioccolato..).
________________________________________________________
Lo Psicosomatologo risponde anche a:
Qual è la differenza tra allergie e intolleranze alimentari?
Comments